Il Tar del Lazio accogliendo i ricorsi delle societa' Sapio Life e Air Liquide con sentenze n.5980 e 5981/2003 della terza sezione ha stabilito che il Ministero della Salute ''dovra' attivare entro 180 giorni il procedimento per la fissazione del prezzo dell'ossigeno terapeutico attraverso contrattazione con le parti interessante''. Le due società lamentavano il fatto che l'amministrazione non avesse dato seguito a una sentenza precedente, con la quale lo stesso Tar, annullando un decreto sulla riduzione del prezzo dell'ossigeno del 25 per cento, aveva affermato che la fissazione dello stesso prezzo ''deve essere ancorata ai comuni parametri del prezzo medio europeo, trattandosi di farmaco preconfezionato prodotto industrialmente''. Il Tar ha constatato ''la perdurante inottemperanza alla sentenza'', non avendo l'amministrazione provveduto a darvi esecuzione ''tanto piu' che e' rinvenibile nel nostro ordinamento una norma speciale che esonera i gas medicinali, tra i quali va annoverato l'ossigeno terapeutico, dal previo rilascio dell'autorizzazione al commercio''. Nello stesso tempo i giudici hanno preso atto della specificazione delle societa' ricorrenti secondo le quali, nel caso dell'ossigeno terapeutico, ''non sarebbe possibile fissare il prezzo medio europeo, e quindi dovrebbe addivenirsi alla contrattazione del prezzo''. Questa osservazione e' stata condivisa dal Tar, e il ministero dovrà tenerne conto quando si attiverà in esecuzione della sentenza. (ANSA).
