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PESCI E POLLI: SEQUESTRO DEI NAS

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Effettuato dai Nas un maxisequestro di animali vivi in decine di allevamenti tra le province di Brescia e Verona. In un solo impianto sono stati sequestrati 15 mila tonnellate di pesce vivo ma complessivamente il totale è di 30 mila tonnellate tra pesci,tacchini e conigli. Negli allevamenti sono state trovate sostanze ritenute cancerogene e bandite dalla CEE da almeno una decina d’anni e sequestrati in altri impianti circa 500 kg di un principio attivo vietato. Ora gli allevatori sono accusati di attentato alla salute del consumatore e ricettazione. A differenza di altre operazioni, è stato rilevato che le sostanze vietate sarebbero state somministrate non per far aumentare la massa muscolare degli animali ma per proteggerli, riducendone i livelli di mortalità. Nella maggior parte dei casi, infatti sarebbero state utilizzate sostanze nocive per permettere ai pesci di superare le alte temperature senza contrarre malattie. Ora si cerca di risalire alla rete dei fornitori. Nel frattempo il pubblico ministero Antonio Chiappani, a cui è stata affidata l’inchiesta, è in attesa dei risultati delle analisi in corso all’IZS di Brescia. Ancora da verificare se alcune di queste sostanze siano finite nelle carni degli animali pronte all’immissione sul mercato. (Corriere Lombardia, 16 luglio 2003)