• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31424

ORDINI, CHE FINE HA FATTO LA RIFORMA?

Immagine
"E’ innegabile che la riforma sia ostacolata non solo da alcune aggregazioni professionali, ma anche da una parte delle forze politiche che immaginano di poter mantenere rapporti di vetero collateralismo con pezzi del mondo professionale.” Il sottosegretario alla Giustizia Michele Vietti risponde così alle critiche di “stallo” piovute da più parti sul progetto di riordino delle professioni intellettuali che, messo a punto con il parere favorevole di Cup, Casse e Consilp, si è bloccato di fronte alle pdl in Parlamento e ai contrasti con il Colap. Le professioni non regolamentate trovano il sostegno del Vice Presidente del Consiglio Gianfranco Fini che chiede per loro “pari dignità”. Vietti chiede invece l'appoggio delle professioni ordinate e ribadisce la centralità del sistema ordinistico che “non solo deve sopravvivere, ma deve essere vivificato e rafforzato attraverso una concreta modernizzazione”. La legge quadro elaborata da Via Arenula, ha ricordato Vietti, punta alla democratizzazione degli ordini, attraverso l’obbligo di formazione continua e aprendo alla costituzione di associazioni tra professionisti.( Italia Oggi,05/07/2003)