• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31424

BLUE TONGUE: LA STRATEGIA E’ VALIDA

Il fenomeno della lingua blu ha assunto nel nostro paese caratteristiche uniche al mondo, ma l’analisi tecnico scientifica dei maggiori esperti internazionali intervenuti alla Tavola Rotonda dell’ANMVI “Blue Tongue e strategie di controllo vaccinali” organizzata ieri a Roma, presso la Camera dei Deputati, ha dimostrato che quanto è stato predisposto dalle autorità sanitarie nazionali per contrastare il morbo e quanto realizzato dai nostri servizi veterinari sono l’unica strada scientificamente valida per affrontare efficacemente la situazione. Apprezzamenti del Senatore Cursi intervenuto alla Tavola Rotonda nei confronti dell’iniziativa ed in particolare del contributo del Prof. Fabio Del Piero di cui ha apprezzato alcuni passaggi della relazione tesi a sottolineare l’importanza di costanti verifiche scientifiche. Le contestazioni degli allevatori manifestate anche in questa occasione non trovano quindi giustificazioni scientifiche alla luce della ricerca internazionale. L’ANMVI ha deplorato alcuni comportamenti ed eccessi di inciviltà che non hanno giovato alla dialettica delle parti, pur rispettando le difficoltà economiche che la blue tongue sta creando alla zootecnia italiana del Centro Sud per le quali gli stessi relatori congressuali hanno sottolineato la necessità di indennizzi. “Sono necessarie indicazioni chiare precise - spiega Paolo Bossi, presidente dell'ANMVI - in modo che ci si possa comportare coerentemente con le scelte scientifiche e adottare posizioni da portare avanti con convinzione in tutta la zootecnia italiana. Oggi le regole ci sono. Abbiamo voluto questo incontro scientifico - continua Paolo Bossi - per confrontare le diverse posizioni e le più attuali novità nella ricerca. La presenza degli allevatori non era prevista, anche per il carattere tecnico della riunione, ma siamo aperti ad ascoltare la loro voce nel dibattito che seguira' l'incontro''. Dalla Federazione nazionale degli ordini dei veterinari arriva l'appello ad investire di piu' sul controllo. ''E' necessario - spiega il presidente della federazione Domenico D'Addario - investire di piu' sul controllo veterinario, puntare di piu' sull'azione preventiva. Il nostro compito, infatti, non e' solo quello di curare gli animali ma anche quello di prevenire i danni, sia per il bestiame che per l'uomo. E' un principio basilare che va messo in atto. Su questo punto non si possono fare economie perche' poi i danni, quando arrivano, sono superiori ai risparmi ottenuti''. ''Sulla 'Lingua blu' - riferisce Cursi - ci siamo molto impegnati. Abbiamo istituito una commissione d'inchiesta. I risultati hanno 'scagionato' la vaccinazione e hanno dimostrato che, dopo l'immunizzazione, la percentuale di ovini deceduti e' diminuita. La vaccinazione, inoltre, non e' un nostro 'sfizio', c'e' una normativa europea e regole da seguire''. Il sottosegretario ha assicurato attenzione alle esigenze degli allevatori. ''Proprio ieri - ha detto - ho firmato un provvedimento che permette la movimentazione dei capi (per macello) anche per gli allevamenti che non hanno raggiunto l'80% delle vaccinazioni (limite indicato dalla legge), ed e' stato inviato oggi a tutte le Asl. Stiamo facendo di tutto per facilitare gli operatori ma, soprattutto, per salvaguardare la salute umana. I nostri criteri rigidi di precauzione ci hanno consentito fino ad oggi di essere il Paese primo in Europa per sicurezza alimentare''. Vincenzo Caporale, direttore dell'Istituto zooprofilattico sperimentale di Teramo, ha ricordato che ''ogni vaccino ha controindicazioni. Il problema e' se il rischio di malattia e' superiore. E' evidente che in realta' come la Sardegna il vaccino ha funzionato. Nella regione, dove ci sono 3 milioni e mezzo di ovini e caprini, non hanno vaccinato nel 2000, perche' era il primo anno di comparsa della malattia. Nel secondo anno hanno continuato a non vaccinare e ci sono stati 2.500 animali morti, Nel 2002, invece, sono state fatte vaccinazioni in tempo, correttamente, e solo nove capi sono morti. I numeri parlano da se'".