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ANMVI PIEMONTE IN REGIONE

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Si sono svolti mercoledì scorso a Palazzo Lascaris di Torino i lavori della IV Commissione permanente della regione Piemonte su numerosi provvedimenti in materia di tutela degli animali. Alle consultazioni, aperte agli Enti e alle Associazioni interessate, ha partecipato il Presidente di ANMVI Piemonte, Pier Mario Piga. Tra i testi di legge trattati, il Decreto regionale sull’identificazione elettronica e tre proposte di legge per la prevenzione e il controllo del randagismo sui quali si è acceso il dibattito. Analizzato il DDL n. 380 - Identificazione elettronica animali da affezione e banca dati informatizzata –il Presidente Piga ha proposto che la tariffa da corrispondere alla ASL, definita dalla regione preveda oltre al rimborso delle spese sul costo del materiale, un contributo legato al costo effettivo dell’intervento. Ha inoltre evidenziato la necessità di chiarire nella gestione dei microchip, il rapporto tra il veterinario libero professionista e la ASL ed in particolare di stabilire se i microchip debbano essere acquisiti esclusivamente da quest’ultima. Ha ribadito infine la necessità di creare una Banca dati nazionale che permetta l’inserimento di cani già identificati mediante microchip per il controllo di dati diversi da quelli anagrafici. Soddisfazione di ANMVI Piemonte invece, per la Direttiva della Regione che stabilisce che l’identificazione del cane nell’anagrafe canina debba essere esclusivamente effettuata da medici veterinari. Per quanto riguarda la prevenzione del fenomeno del randagismo, ANMVI PIMEONTE ha chiesto l’introduzione di alcuni correttivi, in particolare l’abrogazione del comma 6 dell’art. 2 del PDL n. 533: “Si chiede l’abrogazione di questo comma – spiega Piga- che prevede la sterilizzazione gratuita dei cani di proprietà da parte delle ASL o di veterinari liberi professionisti, in quanto ai medici Veterinari dipendenti ASL non è richiesta specifica competenza nel settore e l’erogazione di tali prestazioni da parte dei servizi di sanità pubblica veterinaria potrebbe richiedere la creazione di apposite strutture che graverebbero sul fondo sanitario regionale così come sul costo degli interventi. La prestazione, nell’ambito delle misure della prevenzione del randagismo e tenuto conto delle attuali difficoltà economiche e conseguenti restrizioni del sistema sanitario regionale, non riveste carattere di priorità”. Un approfondimento degli interventi e delle indicazioni riportate da ANMVI Piemonte alla Regione sarà pubblicato sul numero di giugno di Professione Veterinaria.