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ENPAV PERPLESSO SUL CONTRIBUTIVO

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A breve, consuntivi del 2002 alla mano, le Casse potrebbero iniziare a temere che i buoni risultati di oggi non tengano nel lungo periodo. Tra 10 o 20 anni il metodo retributivo potrebbe rivelarsi troppo generoso a fronte di un calo dei contribuenti attivi stante la flessione demografica attesa per il 2015 e all’allungamento della vita media. Eppure il passaggio al metodo contributivo, già adottato dalla Cassa dei Ragionieri non entusiasma. Il contributivo, infatti, rischia di non garantire rendimenti adeguati e di sganciare la rendita futura da ogni riferimento con l’attuale livello di reddito. E la prospettiva di pensioni più leggere non convince nemmeno il direttore generale dell’ENPAV Augusto Romagnoli : “Attendiamo l’esito della riforma Vietti sull’accesso alle professioni da cui potrebbe derivare un impatto importante su iscritti e versamenti. La professione potrebbe infatti comprendere, oltre ai laureati quinquennali, anche i laureati triennali”. L’ENPAV ha già aumentato il periodo di riferimento per determinare gli importi ( 25 su 30) modificando le percentuali di redditività per il calcolo della pensione a seconda del reddito ( da 1,03 a 1,8%). I dati dell'Ente di previdenza dei medici veterinari contano 19.766 iscritti a fronte di 34 milioni di entrate per contributi e 20 milioni di uscite per pensioni.( fonte: Il Sole 24 Ore, 10 giugno 2003)