La tracciabilità –spiegano gli organizzatori- è un tema molto sentito dai consumatori europei, eppure i metodi per tracciare le carni sono ancora limitatamente sviluppati. Il progetto EID+DNA Tracing, ovvero l’utilizzo di un doppio sistema basato sull’ identificazione elettronica e sul DNA risponderebbe efficacemente alle indicazioni regolamentari dell’Unione Europea. Si tratta in primo luogo di favorire la conoscenza del sistema EID e superare i limiti del bolo per i ruminanti e dei transponder iniettabili per i suini. L’implementazione di questo doppio sistema avrebbe risvolti sulla tracciabilità e sul monitoraggio della qualità delle carni bovine e suine, nonché sulla gestione dei dati e sull’analisi costi-benefici. Il progetto si basa sulle ricerche condotte in ambito comunitario in materia e sui risultati del programma IDEA (Identificazione Elettronica degli Animali) recentemente presentato all’Unione Europea: la marcatura elettronica dei capi presenti negli allevamenti europei diventera' nei prossimi tre anni obbligatoria, sostituendo i metodi classici di riconoscimento del bestiame, come il tatuaggio o l'etichetta auricolare e portando maggiore trasparenza nel ciclo di produzione di carne e derivati degli allevamenti bovini, ovini e caprini.