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LA RIFORMA PUO' ATTENDERRE

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Sembrava tutto già concordato e deciso: il Consiglio dei ministri nella riunione di venerdì avrebbe approvato la bozza " Vietti" per la riforma degli Ordini, trasformandola in un maxiemendamento alle bozze già in discussione al Senato. Certamente l'assenza del ministro Castelli, bloccato dall'influenza, e l'attenzione di molti più alle elezioni amministrative che agli impegni di Governo sono motivi più che sufficienti per giustificare il rinvio ma non vi è dubbio che anche all'interno della stessa maggioranza non tutti sono d'accordo sul testo proposto e sulla procedura che si sta seguendo per imporlo al Parlamento. Ad esempio la voce delle Associazioni in cerca di riconoscimento giuridico per le professioni da loro rappresentate, e che continuano ad opporsi alla bozza di Vietti, trova attenti ascoltatori anche in settori della maggioranza che si sono anche lamentati per il fatto che il testo sia stato portato direttamente in Consiglio dei ministri scavalcando il pre-consiglio che, di prassi, dovrebbe discuterne i contenuti. D'altra parte non sembra che i ministri dell'istruzione e dell'economia, direttamente coinvolti per alcuni aspetti della riforma, abbiano ancora dato il loro parere favorevole. Nonostante tutti questi intoppi procedurali è certo che il maxiemendamento sarà presentato entro il 3 giugno, ultima data possibile, in commissione giustizia del Senato che sembra già essersi espressa favorevolmente a ricevere e valutare con la massima disponibilità il testo che arriva forte del sostegno del CUP, della Consilp-Confprofessioni, ADEPP e parte delle Associazioni in attesa di riconoscimento.