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UN ASSESSORE PER LE PROFESSIONI

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Il Comitato Unitario delle Professioni Intellettuali del Veneto si è riunito venerdì scorso a Vicenza per ribadire il sostegno del CUP al progetto di riforma delle professioni intellettuali elaborato dal Ministero della Giustizia. All’incontro era presente il sottosegretario alla Giustizia Michele Vietti che ha confermato la bocciatura delle proposte avanzate dalle professioni non regolamentate (COLAP), le quali temono un rafforzamento protezionistico delle professioni già ordinate. Confermata anche l’ipotesi di ricorrere ad un maxi-emendamento che di fatto sostituisca con la bozza-Vietti le proposte di legge sul riordino delle professioni, attualmente in discussione in Senato. Molto spazio è stato dato al futuro delle professioni a livello regionale. Come è noto, la riforma del titolo V della Costituzione ed in particolare dell’articolo 117 ristabilirà un nuovo ordine in materia di legislazione concorrente fra Stato e Regioni, restituendo le professioni all’esclusiva competenza statale. Ma le Regioni rivendicano un ruolo da trait d’union. Dal convegno è infatti emersa la proposta di istituire un assessorato regionale ad hoc, per avvicinare lo stato ai professionisti e una politica delle regioni in materia professionale che favorisca l’investimento in formazione e gli incentivi fiscali. Giuseppe Capocchin, presidente del CUP Veneto: “Le regioni, in quanto organo più vicino alla base territoriale del mondo professionale devono guardare al lavoro intellettuale soprattutto come settore propulsivo per la crescita economica". Presente all’incontro il Collega Davide Zanon dell’Ordine dei Veterinari di Treviso e Vice Presidente di ANMVI VENETO: “ Rispetto alle nuove previsioni del titolo V - ha spiegato - l’assessorato regionale per le professioni avrà un valore interlocutorio”.