“ Le ASL non daranno mai indicazioni di razza, ma potranno seguire i singoli cani ritenuti pericolosi, vuoi per precedenti episodi, vuoi per recidiva dei proprietari. Le norme da seguire saranno quelle già esistenti e quasi sempre più che sufficienti, se osservate, per contenere soggetti considerati pericolosi. Così Laura Torriani, membro della Commissione per la prevenzione delle morsicature istituita dalla Regione Lombardia, dopo la pubblicazione sul Corriere della Sera della sintesi dei contenuti delle linee guida varate il 13 maggio scorso dalla Direzione generale Sanità della Regione Lombardia, siglate dal dottor Carlo Lucchina. Per Laura Torriani, la normativa nazionale non ha ancora colmato due vuoti importanti: stabilire dei criteri di valutazione e classificazione degli episodi di aggressività e introdurre criteri di intervento, eventualmente anche sanzionatori, a carico dei proprietari che non abbiano posto in essere adeguate misure per evitare l’aggressività del loro animale.
Intanto è allo studio dell'Ufficio Diritti Animali di Roma un "patentino" per i cani potenzialmente pericolosi, una sorta di patente, di attestato d’idoneità, che il Comune rilascerà ai proprietari, soltanto dopo che questi avranno frequentato (e superato) dei corsi di educazione specifici e approfonditi. È uno dei progetti a cui sta lavorando il direttore dell’Ufficio per i diritti degli animali, Enrico Leoncini. In collaborazione con l’università di Padova, l’ufficio comunale sta preparando anche uno studio su «Profilo del padrone e profilo del cane».A Roma vige un’ordinanza del 1999, firmata dall’allora sindaco Francesco Rutelli, che detta precise regole in materia: l’obbligo, innanzitutto, di guinzaglio e museruola per i cani ritenuta di «indole aggressiva» in tutti i luoghi pubblici e aperti al pubblico; l’iscrizione di questi animali all’anagrafe canina e, infine, doveri precisi imposti ai veterinari delle Asl e ai vigili urbani affinchè facciano rispettare la normativa. La multa, in caso di mancata museruola, è fissata dal regolamento veterinario: 129 euro e 11 centesimi.
