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AVIARE: POTREBBE ADATTARSI ALL'UOMO

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Milioni di casi di influenza dei polli in Olanda, Belgio e Germania, almeno 83 passaggi del virus avvenuti finora dagli animali all'uomo, un decesso, quattro casi di passaggio di secondo livello, ossia da uomo a uomo, e il virus dei polli individuato nei maiali, anche se in quantita' non allarmanti. Sono questi gli ingredienti di una situazione che il virologo Fabrizio Pregliasco , dell'Universita' di Milano, non esita a definire ''pesantissima'' e che richiede una sorveglianza continua, cosi' come si fa attualmente con la Sars. Il rischio, ha detto, e' che, mutando continuamente, il virus dei polli riesca alla fine ad adattarsi all'uomo e a scatenare una pandemia di influenza, cosi' come e' accaduto in passato con la Spagnola e l'Asiatica. Quello che i virologi di tutto il mondo si aspettano e', insomma, una sorta di Big One dell'influenza, ed hanno anche stabilito un termine massimo dell'arrivo di questa grande ondata influenzale entro il 2017. Gia' due volte, una nel 1997 e un'altra nel gennaio scorso, il virus dell'influenza dei polli ha provato a fare il grande salto nell'uomo. ''Ma fortunatamente sono state due false partenze'', ha detto Pregliasco. La speranza, ha aggiunto, e' che lo sia anche quanto sta accadendo in Olanda, Belgio e Germania. ''Anche in Italia, soprattutto in Veneto e Lombardia, e' ancora in corso la corsa dell'epidemia che ha colpito nei mesi scorsi - ha aggiunto Pregliasco - ma la sorveglianza e' molto alta in Italia cosi' come nel resto d'Europa''. Proprio alla rete di sorveglianza si devono, infatti, gli allarmi che hanno permesso finora di contenere con successo la diffusione del virus negli animali da allevamento. E' di questi giorni la notizia del rilevamento del virus dei polli (il tipo H7N7 in circolazione in Europa) nei maiali di alcuni allevamenti olandesi. In 4 su 5 allevamenti colpiti dal virus sono stati trovati maiali infetti, che adesso sono tenuti costantemente sotto controllo e non allontanati ''per ragioni scientifiche'', hanno stabilito le autorita' sanitarie olandesi. Si e' inoltre stabilito che tutto il personale che dovra' entrare in contatto con i maiali infetti debba essere vaccinato. La situazione e' giudicata allarmante, anche se, secondo le autorita' sanitarie, ''controlli eseguiti nelle fattorie colpite dall'infezione non hanno indicato che il virus si stia diffondendo in modo significativo e in quantita' considerevoli tra i maiali''. Da giorni in Renania, dove si è avuto il primo caso di influenza aviare, un vero e proprio cordone sanitario , lungo una decina di chilometri e presidiato da veterinari, impedisce di trasportare pollame.(fonte ANSA)