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SPERIMENTAZIONE: LA UE STUDIA NUOVI TEST

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Nuovi test sui medicinali destinati a salvare la vita a duecentomila conigli da laboratorio l'anno. Nel futuro gli esperti di Bruxelles prevedono di poter mettere sul mercato altri metodi di valutazione alternativi allo scopo di ridurre sensibilmente il numero di animali utilizzati per sperimentare gli effetti di prodotti farmaceutici e medicinali. Il commissario Ue per la ricerca, Philippe Busquin ha presentato ieri a Bruxelles la prima serie di sei test che individua potenziali agenti pirogeni nei medicinali, utilizzando cellule ematiche umane al posto dei conigli. ''L'impiego di animali per i test sui farmaci - ha osservato Busquin - e' purtroppo necessario per salvaguardare la salute umana, ma possiamo ridurre, sostituire e perfezionare i test sugli animali, grazie alla ricerca finanziata dall'Ue''. I nuovi test - che permettono di abbandonare ogni sperimentazione sulle proprieta' piretiche dei medicinali sugli animali - sono stati elaborati da un team di ricercatori sostenuto dall'Ue, con la collaborazione di laboratori di controllo nazionali, ideatori di test e imprese. I nuovi test utilizzano la reazione delle cellule del sangue umano per stabilire se una sostanza puo' provocare un aumento della temperatura, e sono meno complicati, meno costosi e piu' sensibili di quelli sugli animali. I nuovi metodi permetteranno di mandare in pensione quelli in uso da oltre cinquanta anni - effettuati iniettando nei conigli le sostanze da testare per verificare eventuali innalzamenti della temperatura - salvando cosi' la vita ad oltre 200.000 conigli l'anno. Alla base del successo ottenuto dagli esperti dell'Ue c'e' l'attivita' del Centro europeo per la convalida di metodi alternativi (Ecvam), operativa presso il Centro comune di ricerca dell' Ue di Ispra (Varese), che ha coordinato le ricerche e fornito consulenza tecnologica e scientifica sulla progettazione dello studio di convalida. Attualmente l'Ecvam coordina altri importanti progetti di ricerca finanziati dall'Ue per elaborare metodi alternativi alla sperimentazione animale, ed in particolare sono in corso ricerche sul controllo della tossicita' ematologica e dei pesticidi - attualmente effettuati su cavie - sulla qualita' dei vaccini e sulle possibili irritazioni cutanee. La ricerca di metodi che permettano di ridurre la sperimentazione sulle cavie e' un elemento che assume sempre piu' importanza nell'Unione europea, soprattutto alla vigilia del varo della nuova strategia per la valutazione delle sostanze chimiche, che prevede l'obbligo per le industrie produttrici di provare che i prodotti da immettere sul mercato sono innocui. Secondo stime effettuate dalla stessa Commissione Ue, l' entrata in vigore del nuovo sistema potrebbe comportare il ricorso a 13 milioni di cavie in piu' ogni anno.(ANSA).