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CANI: MILANO ANTICIPA LA REGIONE

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Venerdì scorso la Commissione Ambiente del Consiglio comunale di Milano ha espresso parere favorevole alla proposta di Milko Pennisi (FI) Obbligatorietà/contributo di scopo/iscrizione all'anagrafe canina e obblighi per i possessori di determinate razze di cani. Il provvedimento prevede l’obbligo di museruola e del guinzaglio per otto razze considerate pericolose: pit bull, dogo argentino, fila brasilero, bull mastiff, staffordshire bull terrier, bull terrier, american staffordshire terrier, cane da presa canario ed incroci. Ecco la risposta milanese all’ordinanza Borsani che, tuttora in vigore, impone strumenti di contenzione a tutti i cani di grossa taglia (oltre i 18 chili e 35 centimetri al garrese). Pennisi: “per arrivare a questo elenco mi sono documentato. Ho chiesto informazioni alle associazioni e agli esperti”. L’elenco non prevede il rottweiler “perché – spiega Pennisi- il comportamento di questo cane dipende molto da chi lo educa, in sé equilibrato. A mio giudizio sarebbe opportuno poterlo condurre con una sorta di patentino. Altre razze, come il pit bull hanno invece una predisposizione all’aggressività”. Pennisi, Presidente fra l’altro della Commissione Animali in città, si augura che il Consiglio Comunale approvi rapidamente il testo. Di diverso avviso la commissione regionale per la prevenzione delle morsicature nata dopo le proteste suscitate dall’ Ordinanza Borsani, proprio allo scopo di perfezionare il provvedimento. Gli esperti che la compongono, fra cui Laura Torriani, Vice Presidente dell’Ordine di Milano e Segretario ANMVI, stanno infatti lavorando ad alcune linee guida che, rifiutando il concetto di “razza pericolosa”, puntano alla prevenzione e alla responsabilità del proprietario. Si chiedono prevenzione e controlli ai servizi di sanità veterinaria e verifiche sull’idoneità dei proprietari e se necessario che si impedisca a persone inadatte a tenere cani che sono stati addestrati alla violenza. “Ci sono problemi applicativi – aggiunge Laura Torriani – ma la linea della commissione è questa”. Critiche sono state rivolte dai consiglieri milanesi alla Regione: “la commissione è impantanata da sei mesi e l’obbligo di guinzaglio e museruola di fatto non è applicato”, spiega Maurizio Baruffi. Milano ha fretta di arrivare ad una regolamentazione del problema dei cani aggressivi e non nasconde la tendenza ad irrigidire ulteriormente il provvedimento approvato dalla Commissione Ambiente, allungando la lista delle razze. Analoghi provvedimenti, contenenti espliciti divieti per alcune razze canine sono stati presentati anche in Regione, ma nessuno fino ad ora ha visto avanzare il proprio iter. Milano richiede celerità anche sull’anagrafe canina, la revisione delle liste dell’anagrafe (nella quale sono iscritti 41 mila cani ma altrettanti sarebbero quelli non registrati e presenti in città) e sul microchip, affinchè la Regione faccia a breve l’appalto. Al testo di Pennisi sono state introdotte alcune modifiche: non verrà introdotta alcuna tassa per l’iscrizione all’anagrafe canina ed è stata depennata l’introduzione del patentino di “buon conduttore”.