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ORDINI, MAXIEMENDAMENTO DEL GOVERNO

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Il Ministero della Giustizia sta perfezionando il suo progetto di riordino delle professioni intellettuali (o riforma degli Ordini) mentre la Commissione Giustizia del Senato sta lavorando autonomamente ad testo unificato sullo stesso argomento. Un maxiemendamento del governo potrebbe mettere la parola fine alle rivalità tra Governo e Parlamento in materia di Ordini e Professioni Intellettuali e far collimare la bozza Vietti con il prodotto dei lavori parlamentari. E’ quanto emerso dal forum di Italia Oggi del 7 maggio scorso. “Il parlamento è sovrano – ha detto il sottosegretario alla Giustizia Miche Vietti – ma deve essere chiaro che il testo poggia su equilibri delicati che non devono essere stravolti”. L’idea gode del benestare del relatore del testo unico, sen Mario Cavallaro. Il Ministro della Giustizia Castelli non fa mistero di voler accelerare i tempi e di voler tradurre in disegno di legge il lavoro svolto dalla Commissione Vietti di concerto con le maggiori sigle di categoria: CUP, ADEPP e CONSILP. Ma il Parlamento ha le sue proposte; su queste potrebbe far conto il COLAP, il Comitato delle professioni non regolamentate, che è scopertamente scontento del lavoro di Vietti. Quella del maxi-emendamento è una soluzione che piace a Maurizio de Tilla, presidente delle Casse professionali, che ha l’appoggio del CUP di Raffaele Sirica ed anche del Presidente CONSILP –Conf-professioni Gaetano Stella, il quale, pur con qualche dubbio, ritiene che la bozza Vietti vada sostenuta.