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LOMBARDIA, PROPOSTA SU MICROCHIP

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Sarà formalmente presentata nei prossimi giorni all’Assessore alla Sanità Borsani la proposta che la Federazione degli Ordini Veterinari della Lombardia ha anticipato martedì scorso ai dirigenti regionali Antoniolli e Palma sull’applicazione transitoria del microchip in Lombardia. In attesa che entri a regime il sistema previsto dalla circolare regionale 56/2002 della Direzione Generale Sanità (Anagrafe Canina – introduzione del sistema identificativo dei cani mediante utilizzo di microchip ), gli Ordini della Lombardia hanno chiesto di permettere l’utilizzo immediato del microchip secondo le stesse modalità attualmente in vigore per il tatuaggio. Un accorgimento transitorio che porterebbe all’immediata equiparazione del microchip al tatuaggio.
Il presidente della Federazione, Massimo Pelizza, ha spiegato che l’esito dei colloqui in Regione è stato favorevole e che nei prossimi giorni la proposta sarà ufficializzata all’Assessore Borsani, al dirigente dell’U.O. veterinaria Mario Astuti e al Direttore Generale Carlo Lucchina. “Non dimentichiamo che la Regione Lombardia – ha aggiunto Pelizza – non ha recepito la legge 281 e che la Cassazione si è già espressa favorevolmente circa l’equiparabilità del microchip al tatuaggio come metodo identificativo per l’anagrafe canina.”
Un richiamo in tal senso alle Regioni viene anche dall’Accordo Stato Regioni siglato il 6 febbraio scorso, che al punto 3 prevede che a decorrere dal 1 gennaio 2005 il microchip diventi l’unico sistema ufficiale di identificazione dei cani, che venga attivata una banca dati nazionale informatizzata e che entro 120 giorni dall’Accordo le Regioni si impegnino a concordare con il Ministero della Salute le modalità tecniche e operative di interconnessione del sistema informatico.