Multe meno pesanti per i medici che tenteranno di truffare il servizio sanitario nazionale, ma anche una revisione delle attivita' ispettive e probabilmente, la soppressione dell'articolo che detta sanzioni per la violazione del divieto di fumo. Dovrebbero essere queste alcune delle modifiche al decreto antitruffa che il governo e' disposto ad accogliere dopo la levata di scudi suscitata dal provvedimento. Contestazioni infatti sono arrivate, subito dopo la presentazione, non solo dalla categoria medica, dai sindacati e dalle associazioni di settore, ma a livello parlamentare anche dalla stessa maggioranza. Il testo del decreto verra' dunque modificato, almeno in parte, secondo le indicazioni delle commissioni giustizia e sanita' di palazzo Madama dove il provvedimento e' arrivato in prima lettura. Dopo questa apertura, confermata ieri dallo stesso ministro Sirchia, per consentire un adeguato esame del decreto, la calendarizzazione in aula slitta di una settimana. Non sara' piu' oggi, come era stato previsto, ma giovedi' otto aprile. La sanzione unica e indiscutibile, la confisca dei beni e delle cose utilizzate per commettere la violazione, l'istituzione di un'autorita' ministeriale per il controllo, il ruolo marginale previsto per gli ordini professionali. Sono queste le parti piu' contestate, oltre all'inserimento in questo contesto delle sanzioni antifumo. Alcuni senatori ritengono che sarebbe piu' opportuno inserire nel decreto le norme per l'esercizio abusivo della professione.(ANSA).
