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CLONAZIONE FALLISCE PER GENI INATTIVI

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Soltanto dall’uno al tre per cento degli animali clonati a partire da cellule adulte, o somatiche, riesce a sopravvivere alla nascita: molti muoiono misteriosamente nelle prime fasi dello sviluppo. “La maggior parte degli animali clonati dalle cellule somatiche non sopravvive, - spiega Rudolf Jaenisch, ricercatore del Whitehead Institute for Biomedical Research di Boston e co-autore dello studio - mentre quelli clonati da cellule staminali embrionali sembrano presentare molti meno problemi. Volevamo capire perché si verifica questo diverso comportamento”. La ricerca è stata pubblicata online sulla rivista “Development”. Gli scienziati sapevano già che fra i geni essenziali al normale sviluppo dell’embrione c’è il gene Oct4, indispensabile per la creazione delle cellule pluripotenti, in grado di formare ogni tipo di tessuto del corpo. I ricercatori hanno allora identificato più di 60 geni espressi nei normali embrioni dei topi, concentrandosi poi nello studio dei 10 geni che si comportano in modo simile a Oct4. Il gruppo ha clonato due tipi di embrione di topo: uno derivato da cellule staminali embrionali e un altro da cellule somatiche. Osservando l’attività genetica dei cloni, hanno scoperto che i primi esprimevano normalmente tutti i 10 geni, mentre soltanto il 62 per cento dei secondi li esprimeva correttamente. “La scoperta - afferma Alex Bortvin, principale autore dello studio - suggerisce che altri geni, che agiscono insieme a Oct4 per controllare le prime fasi dello sviluppo, potrebbero esprimersi in modo inefficiente nei cloni somatici”. (Scienze on line.it)