Sempre che il testo venga approvato dalle Camere, nasceranno delle aree dove accogliere le spoglie degli animali d'affezione. Lo schema di legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 7 marzo scorso innova in maniera organica l'intera legislazione nazionale in materia sia per gli aspetti igienico-sanitari che per quelli gestionali e di tutela dell'utenza, ferme restando le competenze regionali cui il provvedimento rinvia per la normativa di attuazione. Il provvedimento riceverà anche il parere della Conferenza unificata. Sull’istituzione di cimiteri per animali regioni e comuni si sono fino ad ora mossi sull’onda di petizioni popolari e spinte animaliste ( a dicembre la Regione Emilia ha approvato una petizione che ne faceva richiesta). Ora il Ministro Sirchia aggiunge un altro tassello al complesso quadro di misure per normare il rapporto uomo-animale, secondo un progetto di revisione globale della normativa già annunciato l’estate scorsa e concretizzatosi nel recente accordo Stato Regioni del 6 febbraio scorso.''Bisogna considerare - si legge nella relazione illustrativa che accompagna il testo - la particolarita' della materia, che coinvolge oltre mezzo milione di famiglie l'anno e i suoi risvolti psicologici''.Lo stato fissa nel testo i principi fondamentali come gli standard uniformi su tutto il territorio nazionale per il trattamento delle salme e dei resti (ceneri e ossa). Cosi' si dettano anche nuove norme per evitare situazioni di monopolio o di oligopolio nelle varie fasi (vestizione e veglia, trasporto e onoranze funebri, arredo e sistemazione della sepoltura). I cimiteri restano pubblici in quanto demanio comunale e solo i comuni potranno erigere nuovi cimiteri. Ma si apre ai privati che potranno partecipare nell'edilizia, con lo strumento del Project financing, gia' sperimentato nella realizzazione di opere pubbliche. I forni crematori continueranno ad esser pubblici all'interno dei cimiteri.
