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DOPING, PERQUISIZIONI ALL’UNIRE

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Cavalli sarebbero stati dopati per truccare migliaia di corse dal 1999 ad oggi. La Procura di Milano e i carabinieri del NAS hanno avviato un’inchiesta e una serie di perquisizioni negli uffici dell’Unione Nazionale Incremento Razze Equine di Roma e di Montegiorgio( Ascoli Piceno). Il reato di uso illecito di sostanze stupefacenti è stato contestato a due medici veterinari e ad un ispettore UNIRE. Secondo il Corriere della Sera in edicola oggi, sarebbero già stati scagionati. Sentiti come testimoni il commissario straordinario dell’Unione, Saverio Abate e il segretario generale Francesco Panzironi.
L’indagine è partita da campioni di sangue ed urina prelevati dai cavalli, inquinati con la cocaina per invalidarli e annullare gli esami antidoping, provenienti dall’ippodromo di Castelluccio dei Sauri ( Foggia). Contemporaneamente sono state sequestrate centinaia di analisi sui prelievi fatti dai veterinari dell’UNIRE sui vincitori delle corse di trotto e galoppo in tutta Italia dal 1999.
La prima segnalazione ai caribinieri del NAS di Milano risale al novembre scorso; la segnalazione, proveniente dal centro anti-doping UNIRE di Settimo Milanese, parlava di campioni di urina con cocaina allo stato puro e lidocaina. Da allora le indagini della procura di Milano si sono estese a centinaia di corse, sette impianti in tutta Italia e a scommesse per milioni di euro.