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BRINDISI, ARRESTI NEL CANILE TRUFFA

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Per associazione per delinquere finalizzata alla truffa, frode e maltrattamenti di animali i carabinieri del comando provinciale di Brindisi hanno arrestato l'imprenditore Giovanni Di Bella, proprietario di un canile che si trova a pochi chilometri da Brindisi e nel quale sono ospitati cani randagi provenienti da numerosi comuni della Puglia. La vicenda è collegata alla scomparsa di 600 cani avvenuta nel '98: ad un controllo risultò che mancavano ma Di Bella aveva continuato a percepire le rette pagate dai Comuni per il loro mantenimento. In quella circostanza l'imprenditore dichiarò che gli animali erano stati probabilmente rubati dal canile la notte precedente i controlli. Insieme con Di Bella sono stati arrestati anche quattro operai del canile. Di Bella è accusato di essere stato il promotore della truffa. Nel canile gestito dal consigliere comunale secondo gli inquirenti non erano rinchiusi cani randagi, ma animali rubati o ceduti dai proprietari in modo da percepire dalla Ausl e dal Comune di Brindisi i contributi economici previsti per il servizio di accalappiamento, custodia, mantenimento e ricovero. Tali sovvenzioni sarebbero state ottenute anche per animali già morti. Tutti e cinque gli arrestati, inoltre, sono accusati di maltrattamenti nei confronti dei cani, che venivano percossi ripetutamente e senza motivo e lasciati in condizioni igienico-sanitarie assolutamente precarie e senza cibo sufficiente, tanto che alcuni animali sono morti di fame mentre altri si sono sbranati fra loro. (fonte: Repubblica.it)