Sabato prossimo si svolgerà a Roma, il primo Cat Pride che la storia delle manifestazioni di piazza ricordi. Organizzata da diverse sigle animaliste, la marcia dei gattari – o gattofili come ambirebbero ad essere definiti- si snoderà dal Colosseo al Campidoglio. I manifestanti chiedono: la piena applicazione della legge nazionale 281/91 e della legge regionale Lazio 34/97, il riconoscimento ufficiale del ruolo di "gattare-i" e il rispetto dei cittadini nei loro confronti; l’istituzione di Gattili Comunali: pronto soccorso gratuito per animali randagi: la piena applicazione della legge contro i maltrattamenti degli animali vigente e sollecito della nuova legge proposta dagli Animalisti Italiani; programmi di informazione e sensibilizzazione delle Forze dell’Ordine riguardo la normativa vigente al fine di individuare e punire i responsabili dei maltrattamenti; estensione dello status di "Patrimonio Bioculturale di Roma" a tutti i gatti del territorio di Roma come già attribuito ai gatti del 1° Municipio
Scrive Oscar Grazioli su Libero (19/02/2003): “Se nell’immaginario collettivo la “gattara” è spesso una vecchietta che, non avendo null’altro da fare, va a dar da mangiare ai gatti randagi, la realtà è completamente diversa. Oggi ci sono uomini, donne , giovani che prestano la loro opera sociale in silenzio a favore di questo patrimonio faunistico cittadino, spesso pagando di tasca propria il cibo e soprattutto le sterilizzazioni che dovrebbero essere a carico delle amministrazioni pubbliche.
