• Utenti 12
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31564

DECRETO LAMPO CONTRO TRUFFE IN SANITA'

Immagine
Lo schema di decreto contro le truffe in sanità non era inserito nell'ordine del giorno della riunione di oggi del Consiglio dei Ministri. Secondo fonti ministeriali, potrebbe essere definitivamente varato dopo l'esame preliminare di un paio di settimane fa. La coincidenza con l'inchiesta a Verona sarebbe casuale. Ecco le norme che introducono pesanti sanzioni per mettere freno ai raggiri e agli illeciti. MEDICI. I camici bianchi dipendenti e quelli convenzionati cosi' come i responsabili di strutture private accreditate che violeranno le leggi arrecheranno un danno ingiusto al servizio sanitario, saranno puniti con l'arresto da sei mesi ad un anno e con un'ammenda fino a 6 mila euro. Nel mirino alcuni comportamenti dei medici: ricoveri ripetuti ed ingiustificati, ricette eccessive di farmaci. I provvedimenti dovranno essere comunicati immediatamente agli Ordini e ai collegi professionali che potranno disporre la sospensione dell'esercizio. I provvedimenti disciplinari, 60 giorni dopo l'approvazione della legge, dovranno essere piu' veloci: solo due mesi per arrivare ad una decisione che prevede anche l'espulsione. PUBBLICITA' E INFORMATORI. Sanzioni raddoppiate (oggi 2.500 e 15 mila euro diventerebbero da 5 mila a 30.000 euro) per i privati che violano le norme per le autorizzazioni della pubblicita' a mezzo stampa che riguardano gli ambulatori, le case o gli istituti di cura e medico-chirurgica, di assistenza ostetrica, fino alle terme. Sanzioni piu' pesanti anche per gli informatori scientifici del farmaco. CONTROLLI NELLE REGIONI. Una speciale task force, affiancata dai Nas, avra' il compito di controllare il rispetto dei Lea (i livelli essenziali di assistenza che devono essere realizzati in tutto il territorio nazionale) e i reati a danno del servizio pubblico, compresa la fatturazione alle regioni delle tariffe per i ricoveri. TRUFFE SOTTO CODICE PENALE. Raddoppiano le pene pecuniarie e ci sara' l'obbligo di confisca per le truffe da parte dei dipendenti e di quanti sono convenzionati con il servizio sanitario nazionale, cosi' come per i responsabili delle strutture accreditate per le prestazioni di ricovero o di diagnostica. E sulle truffe al SSN l’Ulivo presenterà in Commissione Giustizia una propria proposta di legge per sanzionare con la reclusione da quattro a dieci anni e con l'interdizione perpetua dai pubblici uffici chi lasciando intendere di poter esercitare un'influenza presso un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio, si faccia dare o promettere denaro o altra utilita' in cambio della propria prestazione.Spiega il proponente, On. Kessler (DS): ''E' ormai inderogabile procedere ad un' armonizzazione legislativa a livello europeo per combattere in maniera piu' efficace il fenomeno della corruzione e per adeguare il nostro ordinamento alle nuove forme della corruzione come quella che riguarda ad esempio i medici 'comprati'. Attualmente infatti, secondo le norme vigenti che non dimentichiamolo sono state scritte negli anni '30, sono punibili solo quei medici che lavorano presso strutture pubbliche. Perche' non reprimere anche quelli che prestano la propria opera in cliniche private? Il danno c'e' comunque e va represso''(ANSA).