Al Ministero della Salute, gli uffici preposti stanno valutando i dati del programma di educazione continua in medicina ( ECM,) risultanti da un bilancio che esamina solo una porzione d’anno, quella che va dall’avvio a regime della formazione residenziale e della formazione aziendale ( dal 1 aprile 2002)fino al 31/12/2002. Secondo il Minsal gli eventi residenziali sono stati 35.807, quelli aziendali 4.777; i dati evidenziano una crescita della domanda di aggiornamento e dell’offerta formativa soprattutto negli ultimi mesi del 2002. Secondo Gennaro Rocco, componente della Commissione nazionale per l’ECM, “le offerte formative sono state molte, anche se per alcune categorie sono risultate insufficienti”. La domanda non è stata omogenea: rilevante il divario nel comportamento delle diverse professioni sanitarie rispetto alla partecipazione delle attività residenziali. Scorrendo i dati del Minsal, si vede che al programma ECM hanno partecipato 1.793.375 medici, ( il valore più alto) contro 10.912 ortottisti ( il valore più basso). Fra le altre professioni coinvolte, i veterinari hanno registrato 44.856 presenze, i farmacisti 165.133, gli odontoiatri 179.278, i biologi 14.681 presenze. Le procedure sono in fase di perfezionamento, fanno sapere dal Ministero, senza negare di non essere in possesso di dati accurati. Barone, Presidente della FNOMCEO, rilancia il ruolo degli Ordini e sui liberi professionisti spiega che ci sono ancora “problemi su quei soggetti che essendo liberi professionisti ritengono troppo vincolante nei loro confronti un obbligo di formazione”.“Ma non bisogna dimenticare – commenta Gennaro Rocco-che siamo ancora in una fase di transizione e che occorre uno sforzo ulteriore per valorizzare forme alternative di aggiornamento”. La FAD, ad esempio, ( formazione a distanza) è una delle possibilità ancora in via di elaborazione e che la Commissione Nazionale dovrà sottoporre al parere della Conferenza Stato Regioni. L’appuntamento è per i prossimi 6/7 febbraio. ( fonte: Sole 22 Ore)
