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BYRNE: DEPLORO ASSENZA AUTHORITY

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Secondo Bruxelles i criteri di funzionalita' su cui deve essere scelta la sede europea dell'Authority Alimentare puntano alla ''centralita'' e alla possibilita' di raggiungerla ''rapidamente''. Sono questi gli elementi salienti dell'ampia risposta di Byrne ai vicepresidenti del Parlamento europeo, Renzo Imbeni (Pse) e Guido Podesta' (Ppe), che a novembre avevano chiesto chiarimenti sul futuro dell'Authority con due interrogazioni congiunte al Consiglio dei ministri e alla Commissione europea. L'obiettivo: fare chiarezza sull'assegnazione della sede definitiva, per la quale sono in corsa Parma ed Helsinki, ma anche chiarire i criteri di funzionalita' per la sua scelta. Byrne deplora senza mezzi termini ''che il vertice Ue non abbia potuto concludere per quanto riguarda la sede dell' Authority''. I leader europei non ne hanno parlato ufficialmente nel dicembre scorso al vertice di Copenaghen ed ora l'iniziativa e' nelle mani della presidenza greca dell'Ue. Il commissario ''deplora anche che l'assenza di una decisione abbia portato il Parlamento europeo a mettere in riserva una parte importante del bilancio dell'Autorita'''. I parlamentari europei, secondo Giorgio Calabrese, membro italiano del consiglio di amministrazione dell'Authority, ''non hanno dato il via libera all'utilizzo del 50% dei fondi previsti per il suo funzionamento''. Questi elementi ''negativi'', sostiene il commissario, ''impediscono chiaramente che l'Autorita' si stabilisca in modo rapido, obiettivo e condiviso da tutte e tre le istituzioni''. L'incertezza, aggiunge, ''ha anche un effetto negativo sulle possibilità di assumere e mantenere il personale altamente qualificato e con l'esperienza necessaria''. Quanto alla decisione sulla sede - precisa Byrne - ''la Commissione ha affermato a piu' riprese che la scelta dovrebbe essere basata su criteri di funzionalita'''. In base a quei criteri ''la sede deve essere situata in una posizione centrale per favorire lo scambio rapido tra l'esperto dei rischi, il responsabile della gestione dei rischi e tutte le altre parti interessate nella Comunita'. E' anche importante che sia accessibile rapidamente e facilmente ai numerosi scienziati volontari provenienti dall'Ue che vi parteciperanno''. Particolarmente soddisfatto che la Commissione ''abbia riproposto i criteri di funzionalita' come elemento necessario per la decisione della sede definitiva'', e' il coordinatore del Comitato promotore della candidatura di Parma, Andrea Borri. Si tratta infatti di quei criteri obiettivi a cui Parma, ribadisce Borri, ''risponde integralmente'' e che il Comitato aveva presentato in una lettera aperta ai capi di stato e di governo dell'Ue, ''poi fatti propri dal governo italiano''. (ANSA)