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SSN IN RITARDO SUI PAGAMENTI

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Quello sanitario è probabilmente il settore di spesa complessivamente più indietro nei pagamenti ai fornitori. Le ultime rilevazioni di Assobiomedica, l'associazione dei produttori di biomedicali ha infatti rilevato un ritardo medio nei pagamenti ai fornitori da parte di Asl e ospedali che a ottobre 2002 era a livello nazionale di oltre 320 giorni, mentre nello stesso mese dell'anno precedente era di 290 giorni e si attestava a 267 a dicembre 2001. Un effetto legato soprattutto al mancato finanziamento della spesa sanitaria regionale, che col ritardato riparto del fondo sanitario 2002 (75 mld) ha costretto i governi locali a far fronte alle uscite a colpi di anticipazioni di cassa. Con interessi passivi concentrati soprattutto sui pagamenti "fuori tempo massimo" che le stesse Regioni hanno calcolato in circa 60 milioni al mese per l'anno trascorso. E anche se la nuova norma riguarda i contratti stipulati dopo l'8 agosto 2002, l'unica speranza delle aziende sanitarie è la possibilità di deroga sia per quanto riguarda i termini, che per gli interessi. Sarà difficile, infatti, che Regioni in cui le aziende hanno attualmente ritardi tra un anno e mezzo e due anni (Campania 415 giorni, Puglia 527, Lazio 700) riescano da oggi in poi a polverizzare i tempi. E sarà difficile anche per le realtà locali più "virtuose" come Valle d'Aosta (97 giorni), Trentino (103 giorni "stabili" nel 2002 rispetto al 2001), Friuli (112 giorni, in diminuzione nel rapporto tra i due anni) e Toscana (179 giorni), che senza finanziamenti certi per la Sanità rischiano di vedere allontanare il traguardo fissato dal Dlgs. E le Asl dovranno tenere ben presente che qualsiasi deroga risulti "iniqua" per il creditore - come potrebbe essere la rinuncia totale agli interessi moratori, a cui spesso i fornitori del Ssn si sottopongono per incassare fatture vecchie di anni - deve essere considerata nulla e, in quanto tale, priva di effetti. ( Il Sole 24 Ore 20 gennaio 2003).
La nuova disciplina riguardante l'applicazione automatica degli interessi di mora sui crediti si applica anche ai professionisti per le prestazioni rese ad imprese o a colleghi.