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TOTALIZZAZIONE, PRIMO SI'

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Il sottosegretario al Lavoro Alberto Brambilla è intervenuto ieri in Commissione Lavoro alla Camera, per la discussione di due emendamenti alla legge delega per la riforma pensionistica . La Commissione ha approvato la totalizzazione dei diversi periodi pensionistici ( la somma gratuita dei contributi versati in gestioni diverse e non comunicanti). L’emendamento approvato consente a tutti gli interessati di arrivare a 65 anni di età per la vecchiaia, oppure alla maturazione dei 40 anni di anzianità e ricongiungere tutti gli spezzoni senza costo perché ogni ente pagherà pro-quota la sua parte di versamento. Brambilla al Sole 24 Ore di oggi: “Finora una persona che ha avuto un percorso lavorativo che prevedeva l’iscrizione a due, tre o più Casse poteva fare la ricongiunzione onerosa oppure raggiungere la pensione solo nella Cassa in cui ha maturato i minimi”. Il secondo emendamento approvato riguarda la possibilità per le casse dei professionisti di gestire la previdenza complementare. “Queste Casse – ha spiegato il sottosegretario – gestiscono amministrativamente tutte le posizioni per cui basterà un piccolo rigo in più nei bollettini di versamento per agevolare l’adesione alle forme complementari”. Intanto De Tilla, rassicura sulla tenuta dei conti delle Casse e sulla possibilità di prevedere una riforma in senso contributivo dichiara: “il metodo di calcolo contributivo, anche se rappresenta la soluzione apparentemente più semplice al problema della ricerca di un’equità attuariale tra contributi e prestazioni, lascia aperta tuttavia una serie di problematiche quali la creazione di importi di pensione estremamente contenuti e l’instaurarsi di una disparità di trattamento tra generazioni di iscritti a cui verranno attribuiti, a parità di contributi versati in diversi periodi storici, rendimenti anche molto differenti tra loro”.