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OGM, ITALIA VOLEVA VALORI PIU’ BASSI

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''Noi non siamo entusiasti di questo compromesso - ha detto Alemanno - ma riteniamo che sia accettabile''. L’Italia commenta così l’adozione da parte del Consiglio dei Ministri della UE di un regolamento che fissa allo 0,9% la percentuale di OGM da dichiarare in etichetta. “ Non siamo entusiasti, ha spiegato Alemanno, ''perche' riteniamo che quando due terzi del Parlamento europeo si esprimono per una soglia di etichettatura dello 0,5%, non sia opportuno che il Consiglio Ue si esprima in maniera diversa, pero' abbiamo ritenuto di accettare il compromesso - ha aggiunto - ''perche' pensiamo che rappresenti passi avanti importanti. Non accettare oggi questo regolamento potrebbe significare lasciare uno stato di indeterminazione'' nel settore.
''Se il Parlamento, ha aggiunto il ministro, dovesse confermare la soglia di etichettatura dello 0.5%, l'Italia proporra' la stessa cosa anche al Consiglio Ue''. C'e' anche il problema - ha ricordato il ministro - di garantire che le procedure di autorizzazione degli Ogm non portino, sul versante delle sementi, a contaminazioni reciproche.
“Se sara' possibile garantire soglie minori tramite la ricerca scientifica, la Commissione e' disponibile a stabilire valori piu' bassi dello 0,9% tramite decisioni di comitati tecnici Ue''. Questa intesa politica, concordano osservatori a Bruxelles, aprira' la strada al varo di un sistema di tracciabilita' europeo degli Ogm. Al riguardo c'e' una proposta della Commissione all'esame dei ministri dell'ambiente dell'Ue ed una sua approvazione permetterebbe il varo completo dell'insieme della normativa europeo sugli Ogm.