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VERIFICHE SU MNC, SI' A ERBE MEDICINALI

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L’Istituto Superiore di Sanità ha avviato un progetto di ricerca con lo scopo di dare una valutazione ufficiale e circoscrivere il fenomeno della medicina alternativa, che in Italia coinvolge nove milioni di persone (dati Istat). Il progetto, partito tre anni fa, è coordinato dal farmacologo del ministero della Salute Roberto Raschetti. Un agopuntore dell’Accademia delle scienze di Pechino ha lavorato sui topi per sei mesi per verificare, per conto dell’ISS se questa tecnica orientale funziona nell’ictus cerebrale. Pare che i risultati preliminari non siano del tutto soddisfacenti. Una seconda sperimentazione sui rimedi omeopatici nel trattamento dell’edema è in corso a Verona, coordinato dal professor Paolo Bellavite. Si vuole vedere se l’omeopatia favorisce nei ratti il riassorbimento degli edemi muscolari, fungendo da antinfiammatorio. «Abbiamo concluso il lavoro - anticipa Bellavite -. Servono però test di approfondimento. Non abbiamo finora trovato prove sull’inutilità di queste sostanze, che anzi hanno risposto in molti casi positivamente. Occorrono approfondimenti». Intanto, l’Istituto oncologico di Aviano ha invece svolto un’indagine sull’uso delle terapie non convenzionali in oncologia. Il 10% dei pazienti si curano con aloe, fitoterapia, pranoterapia e yoga. «È un dato su cui riflettere e da non sottovalutare - commenta l’oncologo Tirelli -. Non ci fermiamo qui. Intendiamo concentrare l’attenzione sulle terapie più diffuse e sperimentare se hanno una qualche efficacia o, al contrario, interagiscono negativamente con i farmaci. Non possiamo ignorare il problema, non vogliamo rischiare un secondo caso Di Bella». Infine uno studio sui prodotti ayurvedici, sospettati di essere contaminati da metalli. ( Corriere della Sera) La Commissione ambiente del Parlamento europeo ha dato il primo via libera alla relazione del deputato Giuseppe Nisticò volta ad elaborare una direttiva europea sulla registrazione e l’immissione in commercio di quelle erbe medicinali che si dimostrino di comprovata efficacia da almeno 30 anni. Prevista anche la creazione d’un Comitato europeo (sull’esempio dell’Emea, l’agenzia per l’approvazione centralizzata dei farmaci). Domani la votazione a Strasburgo.