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PETIZIONE PER IL REATO DI MALPRACTICE

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L’ENPA di San Benedetto del Tronto ( AP) sta diffondendo una petizione per chiedere “ che sia contemplato il reato di negligenza professionale”.
La petizione, rivolta al Ministro della Salute Girolamo Sirchia e alla FNOVI è già stata recapitata ad alcuni organi di informazione. L’ANMVI ha preso contatti con la sede nazionale dell’Ente Nazionale di Protezione Animale dalla quale, per avere maggiori informazioni su questa iniziativa e per comprenderne più a fondo i presupposti e le finalità. In attesa di saperne di più, anche alla luce del rapporto di collaborazione che l’ANMVI ha da tempo sviluppato con l’Ente, riteniamo doveroso pubblicarne di seguito il testo integrale.

Richiesta di legge di controllo sull'esercizio della professione veterinaria

Spett.Organi in oggetto,
con la presente chiediamo che vi sia un maggiore controllo, ( con emissione di apposita legge) sull'operato dei medici veterinari sia dal punto di vista clinico diagnostico, che deontologico.
Troppi animali d'affezione sono vittime di errori diagnostici da parte di veterinari poco preparati, che esercitano il loro mestiere, con superficialità e spesso senza adeguata strumentazione.
Chiediamo maggiore severità nel rilascio delle autorizzazioni per aprire ambulatori veterinari
(ad esempio richiedendo una pratica di almeno 7 anni al veterinario richiedente e l'assegnazione dell'ambulatorio per solo concorso come avviene per i farmacisti e altre categorie professionali)
Frequenti errori diagnostici con conseguente decesso o danno permanente dei nostri animali d'affezione, non possono essere tollerati. Si rende pertanto necessario un organo di controllo e tutela, fornito di efficace potere sanzionatorio.
Apprendiamo dal mensile "Professione Veterinaria " (ed.Scivac n.4/2002 rubrica "lettere al direttore") che i procedimenti disciplinari a carico dei medici veterinari, erogati dai relativi ordini, sono veramente pochi e non vengono resi noti come avviene per altre categorie professionali
( giornalisti e avvocati). Chiediamo pertanto che gli Ordini Medici Veterinari siano composti da parti terze e professori universitari, non operanti nella medesima provincia di appartenenza.
Chiediamo che venga annualmente pubblicato e reso noto un elenco dei provvedimenti disciplinari a carico dei medici veterinari , come già avviene per l'ordine degli avvocati e dei giornalisti.
Solo da una nuova visione del rapporto uomo- animale, si può arrivare ad una maggiore attenzione e severità per un lavoro che troppo spesso viene esercitato con superficialità e scarsa deontologia professionale.Chiediamo quindi che sia contemplato il reato di "negligenza professionale", applicato alla professione veterinaria, come avviene in America e Gran Bretagna.