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BENESSERE IN ALLEVAMENTO

In vista del semestre di presidenza italiana della UE nel 2003, il Ministero della Salute sta lavorando alla stesura di una proposta di definizione e regolamentazione del benessere animale da portare in sede comunitaria. L’Italia è determinata a dare il proprio contributo su una materia tradizionalmente appannaggio dei Paesi nordici. In particolare, per quanto riguarda il benessere dell’animale da reddito in allevamento, trasporto e macello, il Consiglio Superiore di Sanità ha costituito una Commissione per valutare gli aspetti scientifici del problema. Alla prima convocazione, tenutasi ieri a Roma sotto la presidenza del professor Gabriele Fruganti, hanno partecipato tutti i componenti designati: esperti del settore, esponenti istituzionali e di categoria; fra questi il Domenico D’Addario, Presidente FNOVI e Paolo Bossi, Presidente ANMVI, che ha dichiarato : “ Una generica indicazione al rispetto dell’animale da reddito non sarebbe sufficiente ad assicurare il benessere, così come d’altra parte non lo sarebbe un puro tecnicismo per fissare al millimetro lo spazio in allevamento o nel trasporto. Occorre una visione dinamica del benessere, un monitoraggio costante di come viene effettivamente tradotto in pratica. L’allevamento non dovrà limitarsi a dotarsi di tutti gli strumenti ed accorgimenti previsti dalle norme, ma dovrà poi gestirli continuativamente, ad esempio dal punto di vista igienico-sanitario. E sempre Bossi a questo riguardo ha aggiunto: Questo monitoraggio può essere quotidianamente svolto dal veterinario presente in azienda, che in veste ufficiale di veterinario riconosciuto potrebbe garantire la corretta e costante applicazione delle norme del benessere. L’esperienza olandese ad esempio prevede già che il veterinario consulente d’azienda rediga dei report periodici destinati alle autorità sanitarie, le quali intervengono solo per i controlli e le verifiche”.
La Commissione prevede 6 mesi di lavoro, in vista della presidenza italiana dell’UE, un appuntamento delicato che lo stesso Presidente Ciampi ha recentemente definito come “un momento cruciale” in cui l’Italia dovrà dare prova di “affidabilita', responsabilita', mediazione costruttiva''. La prossima convocazione è attesa per novembre.