Il Manuale operativo per la gestione dell’anagrafe bovina ( GU n. 152 dell’1 luglio 2002) , predisposto dal Ministero della Salute e dal Ministero delle Politiche agricole, da cui dipende operativamente la banca dati di Teramo, spiega come identificare e registrare i capi bovini in applicazione del regolamento CE 1760/2000 che prevede l’istituzione di un’anagrafe bovina che garantisca la tracciabilità della carne e offra più sicurezze ai consumatori. Secondo il Provvedimento: “ il ricorso da parte del detentore degli animali o i suoi delegati , evidenzierà in tempo reale eventuali errori e incongruenze e lo esonererà dalla presentazione alle competenti autorità dei modelli cartacei”. Inalterati gli obblighi di rilascio del passaporto, di consegna del passaporto in caso di morte di capi in azienda nonché notifiche degli spostamenti degli animali dovute da altre disposizioni legislative. Anche gli stabilimenti di macellazione dovranno comunicare alla banca dati nazionale gli eventi di competenza aggiornando il sistema direttamente o tramite asl. La firma digitale assicurerà la sicurezza della gestione. Che l’anagrafe sia rodata ed attiva nella prossima stagione è anche auspicato dall’AGEA, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura che al 30 giugno ha liquidato solo una parte dei premi richiesti per bovini adulte e vacche e per capi macellati; ha infatti liquidato un totale di 183,63 euromilioni di premi a fronte di un tetto massimo disponibile di 230 milioni di euro e premi alla macellazione per un totale di 183.400 domande contro le 254 mila presentate. Questo perché molte domande presentano oltre ad irregolarità formali, discrepanze con i riscontri eseguiti dall’amministrazione: al momento mancherebbero i dati relativi a 650 mila capi bovini per cui è stata presentata richiesta di premio alla macellazione. Secondo la banca dati alcuni non sarebbero mai nati, altri invece risultano in vita pur essendo stati macellati.
