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FLAMMINI: NON FACCIAMO CONCORRENZA

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Sul quotidiano La Repubblica di sabato 29 Giugno è apparsa un intervista al professor Filippo Cesidio Flammini, preside della Facoltà di Veterinaria di Parma che ha suscitato reazioni a dir poco di sorpresa in molta veterinaria privata. La frase " il resto dei pazienti ce lo dobbiamo conquistare vincendo la concorrenza di studi e liberi professionisti privati.", rilasciata dal professore nell’ambito di un indagine sulle università italiane svolta dal quotidiano romano con il Censis, non è piaciuta a numerosi colleghi che hanno recepito nel virgolettato pubblicato dal quotidiano un attacco diretto alla professione veterinaria privata. Su richiesta dell’ANMVI il professor Flammini ha così chiarito il suo pensiero: “La frase contenuta nell intervista da me rilasciata al giornale La Repubblica, in occasione della pubblicazione dei risultati dell indagine CENSIS sulle Facoltà di Medicina Veterinaria italiane, avulsa dal ragionamento più ampio e articolato che la precedeva appare indubbiamente forte e in contrasto con il compito prioritario dell insegnamento universitario che è quello della formazione di Medici Veterinari altamente qualificati, in grado di operare con successo nelle strutture pubbliche e private. In particolare, il tema affrontato con il giornalista, dott. Valerio Varesi, in quel preciso momento dell intervista, durata due ore e riassunta in 70 righe, riguardava la provenienza degli animali ricoverati nella Facoltà di Parma e utilizzati a scopo didattico. Cercavo di spiegare le notevoli differenze estistenti tra i canali percorsi dal paziente che viene ricoverato nell ospedale medico umano e quelli dell animale che perviene agli ambulatori o all ospedale veterinario esistenti nella Facoltà, sottolineando la mancanza di una collaborazione istituzionale tra Servizio Veterinario, Istituto Zooprofilattici Sperimentali e Ordini Provinciali dei Medici Veterinari. Ciò premesso, è evidente che tra i compiti dell Università non è previsto quello di porsi in concorrenza con i colleghi medici veterinari. Pertanto, la frase incriminata, perché possa esprimere compiutamente il mio pensiero, andrebbe corretta nel modo seguente: ma il resto dei pazienti ce lo dobbiamo conquistare instaurando un rapporto di collaborazione e di consulenza con studi e liberi professionisti". E mia intenzione cercare di migliorare, in un futuro prossimo, i rapporti già esistenti con gli Ordini dei Veterinari, che allo stato attuale ritengo buoni".