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SCIOPERO CONTRO L’EURO

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Da gennaio a oggi, denuncia l’Adoc, l’abbigliamento è aumentato del 25%, bus e metro del 29%, carne di vitella del 15%, i giornali del 12%, il lotto del 93,6% e i prodotto ortofrutticoli del 20% con punte del 35%.
Si svolgerà così il primo “sciopero dell’euro”, che l’Intesa dei consumatori (che raggruppa Adoc, Audsbef, Codacons e Federconsumatori) ha indetto per oggi, per protestare contro i rincari che hanno colpito tutti i prodotti, dalle telefonate ai prodotti alimentari, dalla luce al biglietto del tram, dai detersivi al cinema, da quando l’euro è entrato nelle tasche degli italiani
Le associazioni dei consumatori hanno organizzato per oggi anche un sit-in a Roma davanti alla sede dell’Istat, accusata di sottovalutare, nelle sue rilevazioni, l’impatto dei recenti rincari su molte categorie di consumatori. Secondo le associazioni dei consumatori, infatti, gli aumenti si sono concentrati sulla “domanda giornaliera rigida”, cioè su quei prodotti, in particolar modo gli alimentari, che sono acquistati giornalmente da tutti e di cui non si può fare a meno. Il paniere dell’Istat, secondo le associazioni dei consumatori, valido per tutte le tipologie di consumatori, non mette sufficientemente in risalto la situazione delle fasce più deboli, che spendono il 60% dei loro soldi in prodotti a domanda rigida e non ricevono un beneficio se, per esempio, diminuisce il prezzo dei collegamenti a Internet o dei viaggi aerei.