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BSE: GUARINIELLO INDAGA SUI MANGIMI

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A seguito di un controllo incrociato dei dati relativi ai 66 bovini ammalati di BSE, ad oggi accertati dal Ministero della Salute, il procuratore aggiunto di Torino Guariniello ha riscontrato che nel 34% dei casi il fornitore di mangimi era sempre lo stesso: la ditta Sivam. Guariniello ha dunque dirottato le indagini su questa azienda che già nel 2000 aveva subito accertamenti per la presenza di farine animali nelle sue produzioni. E proprio dalla Sivam proviene il mangime con cui è stato alimentato il sospetto 67° caso di BSE, scoperto in Piemonte, a Caselette nei pressi di Torino. Contaminazioni? Le farine sono rigidamente vietate in Italia dal 2000 per tutti gli animali da allevamento. Da allora il rischio di contaminazione nei macchinari produttivi è ritenuto molto basso. I carabinieri del NAS stanno comunque indagando e raccogliendo documenti . Le ipotesi di reato si riferiscono all’articolo 444 del codice penale sulla somministrazione di alimenti nocivi: "Chiunque detiene per il commercio, pone in commercio ovvero distribuisce per il consumo sostanze destinate all'alimentazione, non contraffatte né adulterate, ma pericolose alla salute pubblica, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa non inferiore a L. 100.000 (448, 452, 516)".( fonte: Corriere della Sera)