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MNC: AL VETERINARIO L’ATTO MEDICO

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“Senza entrare nel merito scientifico della questione, qualora le pratiche non convenzionali fossero riconosciute come atto medico, l'ANMVI richiederà al Ministero che quelle sugli animali siano di esclusiva competenza del Medico Veterinario”. E’ quanto dichiarato dal Presidente ANMVI Marco Eleuteri a commento del dibattito in corso presso la comunità scientifica e il mondo politico a proposito del riconoscimento delle medicine non convenzionali. Ritengo che anche la FNOVI – aggiunge Eleuteri- debba dare una propria valutazione su questo problema per ciò che attiene l'esercizio di terapie non convenzionali sugli animali. Secondo il Collega Roberto Orsi, Presidente della SIMVENCO (Società Italiana di Medicina Veterinaria non convenzionale) “ inevitabilmente tutte le "controparti" veterinarie dovranno trovarsi attorno ad un tavolo per affrontare con serenità l' argomento.
Argomento che coinvolge non solo un buon numero di Colleghi che sarebbero felici di uscire dallo stato di semi- clandestinità in cui si ritrovano a lavorare, ma anche il legislatore, per esempio per chiarire le sibilline normative dei rimedi omeopatici ed omotossicologici, e gli Ordini, per istituire appositi registri di esperti. Anche il settore della Zootecnia Biologica beneficierebbe di tali chiarimenti”.