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BIOLOGICO IN DIFFICOLTA’

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Lo scandalo dei polli all’erbicida si allarga ad almeno 490 aziende tedesche di cui 90 biologiche. L’ufficio veterinario della UE ha per ora disposto solo un’ispezione. Il Ministro dell’Agricoltura tedesco ha assicurato che il mangime sospetto è stato tutto individuato, ma i verdi di Germania hanno chiesto che Bruxelles adotti adeguate contromisure comunitarie. Valori elevati di Nitrofen sono stati rilevati anche nella carne di maiale di un’azienda dell’Holstein e nelle scorse settimane 26 tonnellate di mangime contaminato hanno rifornito allevamenti bovini della Baviera. A Forlì, maggiore mercato avicolo italiano, 300 allevatori hanno manifestato davanti alla Borsa merci: “I nostri animali – dicono- sono controllati, mentre quelli sudamericani sono imbottiti di antibiotici e alimentati con soia transgenica”. Venerdì è prevista una protesta anche a Verona, secondo polo avicolo nazionale e sede del gruppo AIA. I produttori italiani, dopo lo scandalo dei polli alla diossina e l’emergenza BSE, rivendicano una radicale revisione delle tecniche produttive impiegate in zootecnia, con l'eliminazione di antibiotici dannosi alla salute umana e l'adozione di disciplinari volontari. Il biologico resta comunque sotto osservazione: maxi inchiesta di Trade Business sulla sicurezza degli alimenti bio.