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ECM: RICORRERE AL TAR?

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Al Convegno ECM PER CHI? Vanni Poli della Commissione Nazionale SIVEMP per l’ECM ha espresso critiche al programma ministeriale di formazione continua, sostenendo che per la veterinaria privata non sussistono fondamenti normativi a sostegno dell’obbligatorietà d’aggiornamento. Ha quindi invitato l’ANMVI ad appoggiare questa interpretazione sulla base dell’Art. 16-quater (Incentivazione della formazione continua) del Decreto legislativo 229/99 recante "NORME PER LA RAZIONALIZZAZIONE DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE" che recita: “La partecipazione alle attività di formazione continua costituisce requisito indispensabile per svolgere attività professionale, in qualità di dipendente o libero professionista, per conto delle aziende ospedaliere, delle Università, delle unità sanitarie locali e delle strutture sanitarie private”. Per Vanni Poli si profilerebbe quindi la possibilità di un ricorso al TAR contro la circolare del ministro Sirchia del 5 marzo scorso che estende indistintamente a tutti gli operatori sanitari il programma ECM (pag. 3 del testo della predetta circolare, paragrafo "soggetti coinvolti"). Per il Presidente ANMVI Marco Eleuteri, oltre a non essere percorribile un’ipotesi di ricorso al TAR, la posizione del SIVEMP è superata da successivi colloqui ufficiali con i rappresentanti delle istituzioni preposte che hanno ribadito il coinvolgimento anche dei veterinari privati nel sistema ECM. “ Non si riesce a capire - aggiunge infine Eleuteri - perchè il sindacato dei veterinari pubblici si spenda tanto animatamente nel voler convincere la veterinaria privata a restare al di fuori del programma ECM”.