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IPPICA E DOPING

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Il sostituto procuratore di Milano indaga su una decina di persone - proprietari di scuderie, allenatori e veterinari- accusati di commercializzazione di sostanze dopanti e truffa ai danni dello Stato. Nei giorni scorsi il NAS di Milano ha perquisito decine di scuderie, ippodromi e abitazioni private rilevando confezioni di medicinali, senza etichetta, nei box dei cavalli e negli spogliatoi. Toccati dallo scandalo i “santuari” dell’ippica di : Milano, Torino, Firenze, Varese, Merano, e Pisa. Scrive ieri il quotidiano Repubblica che il mercato del doping nell’ippica ha dimensioni internazionali, le sostanze proibite vengono rastrellate dai corrieri sui mercati tedesco e svizzero. Gli ordini arrivano direttamente alle scuderie: l’allenatore e il veterinario programmano la tabella di allenamento del purosangue, stilano l’elenco delle sostanze e contattano il fornitore. Fra le sostanze dopanti utilizzate l’apomorfina, e il clenbuterolo ( vietati in Italia) il bentelan e il dexadreson (utilizzati per l’uomo, ma vietati per gli animali). Ma è la cocaina la base del doping. Il rischio dei controlli, è superato con i sotterfugi utilizzati anche in altri sport: somministrazione di farmaci schermo e ricorso a pratiche naturali come l’agopuntura.