• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31402

CURE ALTERNATIVE: APERTURA DELLA FNOMCEO

Immagine
Il 17 maggio scorso la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri ha organizzato a Terni un convegno sul tema "La professione medica e le medicine non convenzionali : rischi ed opportunità" . Dai lavori congressuali è nato un documento destinato a segnare una svolta decisiva per lo status medico delle scienze alternative. Si pongono delle condizioni, ma per la prima volta uno scritto ufficiale della Federazione Nazionale dei Medici apre ad alcune terapie non convenzionali. La “dichiarazione di Terni” riconosce infatti il titolo di atto medico a omeopatia, agopuntura, fitoterapia, ayurvedica, medicina antroposofica e tradizionale cinese, omotossicologia, osteopatia e chiropratica. La svolta prende le mosse dalle recenti indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in favore delle medicine alternative, in particolare dell’agopuntura. D’altra parte, non si può più trascurare il fatto che 9 milioni di italiani (ISTAT) si curano ricorrendo a terapie non convenzionali, in primis l’omeopatia. Aristide Paci, presidente dell’Ordine dei Medici di Terni ha così commentato: “ Oggi chiunque può alzarsi la mattina e decidere di fare l’omeopata, non ci sono norme a garanzia del paziente. Spesso la formazione è autoreferenziale e la pubblicità è ingannevole” ( Corriere della Sera, 18/05/02). Ecco perché la Federazione insiste che siano solo i laureati in medicina e chirurgia a poter praticare le terapie alternative e che venga individuato un percorso di formazione, per escludere rischi di truffe e abusivismo. Una svolta, quindi all’insegna della tutela dei pazienti, disponibile ad integrare la medicina tradizionale con quella alternativa, ad informare sempre il paziente dell’esistenza di una terapia alternativa, ma che mantiene il principio che una cura di comprovata efficacia non può sostituirsi ad una terapia alternativa.