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UTILIZZO DI ORMONI IN ZOOTECNIA

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Le analisi condotte dal Dipartimento di Patologia Animale dell’Università di Torino, su un campione di 900 animali fra vitelli, vitelloni e bovini adulti di 4-6 anni, hanno evidenziato che il 20% circa dei vitelli e vitelloni presenta organi alterati a causa dell’ingestione ingiustificata di sostanze vietate in zootecnia. Scrive Roberto La Pira su Corriere Salute di ieri: “ Si tratta di ormoni sessuali naturali e sintetici, beta agonisti e anti-infiammatori somministrati in modo fraudolento agli animali per incrementare la massa muscolare. Il problema è serio perché i metodi ufficiali utilizzati dai veterinari e dagli organi ispettivi per controllare la salubrità delle carni non contemplano analisi specifiche per individuare il misfatto. Questi medicinali veterinari, ritenuti cancerogeni per l’uomo, causano anche negli animali atrofia del timo e alterazioni alle ghiandole sessuali. Per svelare il loro impiego basta prelevare una sezione degli organi più colpiti e osservare al microscopio le modificazioni dei tessuti”.