Si legge nel comunicato del Mnlf: "Dopo la sentenza dell'Autorità garante (provvedimento n.10418 “Intese e Abuso di Posizione Dominante” ndr) serve una modifica sostanziale della regolamentazione delle farmacie, aprendo al libero esercizio della professione, così come avviene per avvocati, ingegneri, medici, architetti. I vantaggi ricadrebbero immediatamente sulla collettività con un miglioramento netto della qualità delle prestazioni, del numero degli esercizi presenti sul territorio, del livello di concorrenza virtuosa tra i professionisti".
Per il Mnlf, "questa sentenza conferma che quanto questa organizzazione andava affermando da tempo era fondato: in Italia esiste un sistema di monopolio che impedisce la crescita e la modernizzazione del Paese. Dopo questo pronunciamento viene offerto a tutte le parti politiche la possibilità di dimostrare la propria volontà di rinnovare in senso liberale un sistema antiquato". Il Mnlf, inoltre, "ritiene opportuno il provvedimento dell'Antitrust di escludere i contributi dei farmacisti non titolari nel calcolo della sanzione alla Fofi".
