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PRIVACY E CONSENSO INFORMATO

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Giuseppe Del Barone, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (FmomCeO, solleva il tema della privacy in campo sanitario e sottopone al Ministro Sirchia la la previsione di richiedere il consenso informato scritto per il trattamento dei dati sensibili anche nella fase di diagnosi e terapia. "Le norme attuali - spiega Del Barone - significherebbero che ogni medico, prima di "visitare" un paziente dovrà accertarsi se quest'ultimo ha già prodotto ad altri il suo consenso e, in caso contrario, procedere egli stesso a formalizzare la dichiarazione, con un evidente ulteriore aggravio burocratico per il professionista e disagio per il malato". Secondo la FnomCeO, sorgono anche altri dubbi. Un medico che sostituisce un collega di medicina generale, nell'espletamento della sua attività, deve nuovamente raccogliere la dichiarazione di consenso dei pazienti avuti in carico o è sufficiente, ai fini della privacy, quella rilasciata dal medico titolare? "Appare chiaro - conclude Del Barone - che questo meccanismo che regola la raccolta del consenso finirà per incidere negativamente su tutte le strutture preposte all'assistenza sanitaria, dagli studi dei medici di medicina generale, alle strutture ambulatoriali, agli stessi pronto soccorso, contribuendo a rendere ancora più disagevole, per un eccesso di burocrazia, l'attività di coloro che giorno dopo giorno svolgono la loro attività professionale in prima linea".