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ORDINI: CHIARIRE LE COMPETENZE REGIONALI

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La regione Calabria, approvata la legge 27/2001, ha istituito una Consulta composta da Ordini e associazioni professionali. La legge riconosce alle Regioni l’autorità per assicurare adeguata tutela del cliente e degli interessi pubblici connessi al corretto esercizio delle professioni, la qualità delle prestazioni e il rispetto delle norme deontologiche. Verso il professionista la Regione si pone a salvaguardia della sua autonomia e responsabilità. Per Maurizio De Tilla, presidente dell’Adepp - Associazione enti privati di previdenza – i compiti che la Regione Calabria si è data sono di competenza degli Ordini, pertanto chiede che si interessi quanto prima la Conferenza Stato Regioni per delimitare e chiarire le competenze delle Regioni in fatto di professioni regolamentate. Per Andrea Pastore, presidente della Commissione Affari Costituzionali, è lo stesso articolo 117 della Costituzione ad esporre Regioni e Ordini all’equivoco delle competenze. Intanto, gli Ordini hanno chiesto una legge che delimiti le competenze delle Regioni in materia di professioni. Nella bozza di legge quadro che il CUP - Comitato Unitario Permanente degli Ordini Professionali - sta elaborando, dato che i rapporti con le Regioni saranno sempre più importanti per valutare le problematiche professionali sul territorio, si chiede di prevedere per Ordini e Collegi la formazione di federazioni regionali che, senza disarmonie interne, possano dialogare con la Regione di appartenenza.