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LE COMMISSIONI TRIBUTARIE: NO ALL'IRAP

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Le Commissioni tributarie continuano a dare ragione ai liberi professionisti che hanno richiesto il rimborso dell'IRAP, ribadendo l'esenzione nel caso in cui non vi sia una organizzazione autonoma ed indipendente dalla figura del professionista.
Questo in risposta alla recente risoluzione n. 32 dell’Agenzia delle Entrate, secondo la quale paga l'imposta anche il professionista che lavora a casa senza il computer e senza collaboratori. (Secondo l’Agenzia delle Entrate infatti svolgere un'attività di consulenza professionale nella propria abitazione senza utilizzare beni strumentali -ad esempio i personal computer - e rinunciando alla collaborazione di dipendenti non basta per evitare il versamento dell'Irap).
Continua per tanto ad essere confortata dai pronunciamenti delle Commissioni Tributarie la possibilità di richiedere il rimborso di quanto versato. Le istanze di rimborso dovranno essere presentate entro Maggio. A sostegno dell’esenzione, le Commissioni si riferiscono ad una sentenza della Corte Costituzionale (n.156 del 21 maggio 2001), nella quale si afferma, tra l'altro, "nel caso di un'attività professionale che fosse svolta in assenza di elementi di organizzazione risulterà mancante il presupposto stesso dell'imposta sulle attività produttive".
Proprio ieri, il Ministro Tremonti ha dichiarato alla Commissione Finanze del Senato che sono allo studio i criteri per individuare delle soglie di organizzazione che permettano di stabilire in modo certo quali sono i professionisti che dovranno pagare l'IRAP.