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DALLA SIVE AGGIORNAMENTI SUL DM 306

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Nell’ambito del suo congresso nazionale, la SIVE ha dedicato ampio spazio alla discussione sul farmaco veterinario e alle implicazioni del DM 306 per il settore degli equini. Il Collega Marco Eleuteri, in veste di Presidente ANMVI e di specialista in clinica degli equini, ha presentato una relazione sul tema “Aggiornamenti sul farmaco veterinario” ad una platea di oltre 100 veterinari.
Al centro del dibattito, la situazione legislativa e politica in merito alle problematiche della vendita del farmaco e delle concessioni della sanità italiana sullo status del cavallo come animale da compagnia.
Come sottolineato da molti veterinari ippiatri, lavorare con i cavalli è sempre più problematico; motivo principale delle difficoltà incontrate nell’attività quotidiana una gestione burocratica del farmaco che mal si concilia con chi lavora in allevamenti e scuderie. Marco Eleuteri ha sottolineato che il cavallo viene classificato nell’ambito della normativa CEE esclusivamente quale animale da reddito e che per questo non sono ammesse le agevolazioni garantite agli animali da compagnia dal D.M. 306/2001.
A seguito della sempre crescente sensibilità delle istituzioni nei confronti della tutela della salute del consumatore, la Commissione Europea sul Farmaco è orientata alla creazione di una Positive List (farmaci permessi) in contrasto con la proposta da parte della FVE, di una Negative List (farmaci proibiti).
La prima scelta sarebbe un grave ostacolo alle possibilità terapeutiche nel settore del cavallo sportivo, non permettendo un aggiornamento in tempo reale dei presidi terapeutici che ogni giorno subiscono cambiamenti ed innovazioni.
L'Italia, in qualità di Paese aderente CEE, non può legiferare senza tenere conto delle normative comunitarie vigenti. In attesa che vengano accolte le richieste di modifica della direttiva CE, volte a distinguere il cavallo da produzione da quello " sportivo o da compagnia", portate avanti da tutte le Associazioni scientifiche e professionali degli ippiatri europei, la SIVE tramite l'ANMVI si è fatta promotrice di una iniziativa che ha come fine la ricerca di uno strumento legislativo che permetta un sostanziale passo avanti nella distinzione delle due categorie di equini in Italia, con i notevoli benefici che ne deriverebbero a tutto il settore, categoria degli ippiatri inclusa.
Per ciò che riguarda il rapporto con le ASL regionali e con i farmacisti la situazione attuale offre il fianco a notevoli equivoci dovuti alla non uniforme applicazione delle normative in vigore, alcune delle quali peraltro gravemente penalizzanti per il settore del cavallo sportivo. Lo sforzo della SIVE è indirizzato ad identificare le possibili iniziative per agevolare l’operatività del veterinario ippiatra.