I due esemplari sottratti nei giorni scorsi al Centro di riabilitazione milanese sono anziani.
Secondo i carabinieri il furto potrebbe essere messo in relazione alla recente scomparsa di altri due cavalli dal Centro ippico di Castellazzo. Il fatto che gli animali rubati non soddisfino i requisiti di gara o riproduzione ha fatto pensare al mercato nero delle carni. La macellazione clandestina e quindi il consumo sarebbero gli scopi plausibili del reato commesso al Niguarda. Oltre agli inquirenti, ne sono convinti anche ecologisti, animalisti e gli stessi responsabili del Centro.
Circa un anno fa, con un sit-in davanti a Montecitorio, la Federazione Italiana Turismo Equestre aveva denunciato un’impennata dei furti di cavalli, sottolineando come le carni di esemplari sportivi rubati possano ugualmente essere nocive per il consumatore per il pericolo di residui di farmaci e come bistecche e bresaole equine abbiano registrato un aumento dei consumi dopo il fenomeno della mucca pazza.
ABIGEATO E MUCCA PAZZA
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