Il changeover dovrebbe essere neutro. Lo ribadiscono il Cipe ( Comitato Interministeriale per la Programmmazione Economica) e la Bce ( Banca centrale Europea), ricordando l'impegno preso dai ministri dell'Eurogruppo a vigilare perché "la conversione in euro di tutte le tariffe e i prezzi amministrati non abbia alcun impatto sul livello dei prezzi oppure comporti arrotondamenti nei confronti dei consumatori". Il Consiglio direttivo della Bce, inoltre, "si attende che la trasparenza dei prezzi e la concorrenza dei mercati contengano le potenziali pressioni inflazionistiche, generate dalla sostituzione delle banconote e monete nazionali con quelle in euro".
Alto il livello di guardia dei consumatori, incoraggiati dallo steso Romano Prodi a non trascurare il valore dei centesimi. Intanto si fanno strada gli arrotondamenti psicologici, sulla scia dei vecchi prezzi "psicologici" o prezzi "civetta" (ad esempio 990 o 9.950 lire) che "comunicano" al cliente un risparmio maggiore di quello effettivo. Tuttavia, secondo gli esperti la politica di pricing finora seguita viene scardinata: l’euro non si presterebbe ad alcun effetto psicologico, se non anzi offrendo un piccolo vantaggio ai clienti con l'arrotondamento troncato al ribasso senza contare i decimali.
ARROTONDAMENTI PSICOLOGICI
NOTIZIE PIU' LETTE
- Pronto il software del concordato preventivo biennale
- Brucellosi e tubercolosi, MinSal: ulteriore tassello AHL
- Veterinari ACN, emendamento per il passaggio alla dirigenza
- Brucellosi e tubercolosi: in vigore i nuovi programmi di eradicazione
- Animalia, finanziamento di 10 mln di euro da illimity Bank
- Dispositivi veterinari: adottate le prime linee guida