Nel ’92 Pindaro Mattoli, Presidente della Federazione Italiana delle Associazioni e dei Medici Omeopati - aveva aveva protetto con phosporus 30 CH, e con risultati positivi, un gruppo di ratti con cirrosi epatica prodotta da tetracloruro di carbonio non tossico. "Non parliamo di sfida – ha dichiarato Mattoli - mi hanno proposto di rifare l’esperimento con un altro protocollo e sto vagliando se posso farlo. Propongono 100 boccette , per metà con phosporus 30 CH, metà con semplice solvente e quindi con azione zero. Una numeroazione casuale perché non si sappia dove c’è il farmaco omeopatico e dove no”. Rispetto al '92 inoltre si pongono problemi di bioetica: “Non c’è sperimentazione sull’animale nella cultura omeopatica, la facciamo solo per parlare alla medicina ufficiale - prosegue il Presidente della FIAMO - ma sarebbe molto utile per aprire un nuovo orizzonte: accettando l’omeopatia si risparmierebbero molti animali e molte persone sarebbero preservate da farmaci dannosi.
