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TARGHE E INSEGNE: ESENZIONE A RISCHIO?

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Al comma 311 la Finanziaria 2007 prevede che "con regolamento del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro per lo sviluppo economico, possono essere individuate le attività per le quali l’imposta è dovuta per la sola superficie eccedente i 5 metri quadrati." Il Regolamento dovrà essere emanato d’intesa con la Conferenza Stato-città e autonomie locali, entro il 31 marzo 2007. La previsione interviene sul decreto legislativo 15 novembre 1993, n. 507 ( comma 1-bis dell’articolo 17), modificato con la Finanziaria del 2001 in modo da esentare commercianti e professionisti dall’ imposta sulle insegne di esercizio di attività commerciali e di produzioni di beni e di servizi, fino al limite dei 5 metri quadrati di superficie complessiva. Una successiva circolare del Ministero delle Finanze aveva confermato l’applicazione dell’esenzione anche alle attività professionali e – dopo molti contenziosi con le amministrazioni comunali- una nota dell’ANCI, sollecitata dall’ANMVI, ribadiva l’applicazione dell’esenzione. Alcuni Comuni, mai del tutto rassegnati a perdere una quota di imposta, facevano leva sulla definizione di “beni e servizi”, negando che potesse riguardare i professionisti ed in particolare i professionisti medici. Ora la Finanziaria 2007 si propone di individuare le attività per le quali l’assoggettamento è dovuto solo a partire dai 5 mq in su. Memore dei contenziosi comunali sopportati da molti veterinari, l’ANMVI ha inviato una nota al Ministero delle Finanze chiedendo di confermare i benefici fiscali per le targhe e le insegne delle strutture veterinarie.