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FORMAZIONE PROPEDEUTICA

I Veterinari si preparano alla certificazione Sqnba

I Veterinari si preparano alla certificazione Sqnba
Con la giornata residenziale del corso “Tecniche di audit e Sistema SQNBA” l'ente di certificazione Csqa ha introdotto i Medici Veterinari ai meccanismi di certificazione. Conoscenze propedeutiche al processo certificativo del Sistema di Qualità Nazionale Benessere Animale. Il corso si è svolto nella sede nazionale della Sivar di Cremona.
"Questa seconda edizione dimostra l'interesse dei Veterinari degli allevamenti a comprendere i meccanismi della certificazione di qualità". Il Presidente della Sivar, Mario Facchi, ha aperto i lavori della giornata di formazione residenziale, a Palazzo Trecchi, del corso "Tecniche di audit e Sistema di Qualità Nazionale per il Benessere Animale (Sqnba)". Il corso, nato da una collaborazione con l'ente di certificazione Csqa, sarà completato dai partecipanti con la frequenza del secondo modulo on line (20 e 24 novembre su piattaforma Csqa).

"Le regole del gioco" sono state presentate da Francesca Ceola (CSQA, Scheme Manager SQNBA) relatrice dell'odierno modulo residenziale. Gli enti di certificatori e gli operatori del settore alimentare, in produzione primaria e in trasformazione, attendono di conoscere i disciplinari tecnici che il Comitato Tecnico sta ultimando. Saranno questi disciplinari- declinati per specie (bovini da latte, bovini da carne, suini da ingrasso e all'aperto)-a rappresentare gli standard di riferimento per la certificazione Sqnba.

"Questo corso è utile a chi vuole iniziare una formazione come auditor, ma soprattutto a chi accompagnerà l'operatore verso la certificazione Sqnba, affiancandolo dall'interno l'allevamento"- ha spiegato Ceola. Il compito del veterinario dell'allevamento è quello di agevolare l'allevatore nella comprensione di adempimenti richiesti da Sqnaba, un sistema volontario, basato sull'impegno virtuoso a superare i requisiti cogenti di legge. " E' fondamentale orientare l'allevatore". Tra Classyfarm, Sqnba e Pac, il produttore primario dovrà comprendere come le sue azioni in allevamento (benessere, biosicurezza, farmaco, pascolamento, controllo delle emissioni, ecc.) siano funzionali ad obiettivi e destinari diversi, ma complementari e interconnessi: il controllo ufficiale e l'Autorità competente, il mercato e il consumatore, gli aiuti Pac e l'Unione europea.

Classyfarm e Sqnba- Il primo passo per l'allevamento è la piena aderenza ai requisiti cogenti richiesti a norma di legge ai fini del controllo ufficiale; il secondo passo, volontario, è l'applicazione dei disciplinari tecnici elaborati dal Comitato Sqnba.  "Classyfarm non è uno standard di certificazione"- ha chiarito Ceola. Il suo ruolo, nel contesto Sqnba, è di fungere da sistema informativo di riferimento che segnalerà ("semaforo verde") se un dato allevamento è pronto per presentare la domanda di certificazione Sqnba.

Sqnba e livello 2 dell'Ecoschema 1- Il Piano PAC nazionale ha assorbito, strategicamente,  il Sistema Sqnba nel livello 2 dell'Ecoschema 1, per consentire agli allevamenti aderenti al Sistema Sqnba di essere ricompensati con gli aiuti della Politica Agricola Comune. Ma il Sistema Sqnba nasce prima del Piano Pac nazionale per altri fini: qualificare i prodotti di origine animale sul mercato agli occhi dei consumatori, dichiarando in etichetta l'aderenza a standard di benessere animale, corretto uso del farmaco e biosicurezza.

Stato dell'arte- Non essendo attivi i disciplinari Sqnba, il primo anno della Pac 2023-2027 non richiede agli allevamenti di dimostrare il livello 2-Sqnba, come chiarito anche da una circolare Agea. Non essendo attivi i disciplinari, non sono nemmeno- ad oggi- individuati gli enti di certificazione a cui rivolgersi per richiedere di essere valutati ai fini della certificazione Sqnba.

Cosa faranno i certificatori- Ricevuta la domanda di certificazione Sqnba, l'ente di certificazione invierà il valutatore (auditor) per la prima verifica, " che si svolge in situ" ha specificato Ceola. I risultati della verifica sono registrati in Classyfarm nella sezione messa a disposizione degli enti di certificazione e accessibile allo stesso allevamento valutato.
Il verdetto di certificazione potrà essere emesso solo dall'ente di certificazione sulla base delle risultanze dell'audit. Una volta ottenuta la certificazione, l'impegno dovrà essere quello del suo mantenimento, pena il declassamento del prodotto: non solo il semaforo in Classyfarm dovrà restare verde, ma anche la rispondenza ai disciplinari tecnici Sqnba dovrà essere conforme.

Costi- Il Sistema Sqnba avrà dei costi per gli operatori. Il rovescio della medaglia è il suo aggancio con i pagamenti della Pac, unito ad un posizionamento competitivo sul mercato dei alimentare, premiato da un maggiore gradimento da parte dei consumatori, propensi a sopportare maggiori costi bilanciati da dichiarazioni etiche, certificate e veritiere, come dimostrato dall'ultima indagine condotta da Eurobarometro 2023 in Italia.

Consapevolezza-
" Stare in allevamento e non avere conoscenze tecniche di base della certificazione, per un Veterinario può voler dire non essere pienamente in grado di comprendere la direzione che l'allevamento vuole prendere per certificarsi sul mercato"- afferma il Presidente della Sivar. "Quando il valutatore dell'ente di certificazione entrerà in allevamento, grazie a questo corso, saremo in grado di comprendere cosa sta accadendo, come viene valutato il nostro allevamento"- conclude Facchi.

Appuntamento il 1 dicembre- Il Presidente Facchi ha invitato la platea al convegno "Il Veterinario aziendale tra Sanità e Agricoltura", che si terrà a Cremona Fiere il 1 dicembre. "Parleremo ancora di Sqnba e di Pac, per contestualizzare la collocazione di noi professionisti sanitari in un sistema che ha risvolti di mercato, di qualità e di finanziamento europeo"- ha concluso Facchi.

In foto: Francesca Ceola (CSQA, Scheme Manager SQNBA) e  Mario Facchi (Presidente SIVAR).

SQNBA e tecniche di audit: prepararsi ai disciplinari di certificazione